Cerchio Meditativo e Massaggio Sonoro con il Didjeridoo

Quando:
26 ottobre 2016@17:45
2016-10-26T17:45:00+00:00
2016-10-26T18:15:00+00:00
Dove:
Centro del Loto
Via Luigi Chiarelli
33, 00137 Roma
Italia
Costo:
Euro 10,00 Soci - Euro 20,00 con nuova Iscrizione
Contatto:
Posti Limitati - Su PRENOTAZIONE
329.6892406 - 339.3966409

A cura di Marco Ferrante

DidjeridooCi sono culture ancestrali che da sempre vivono nell’amore e nel rispetto dell’ambiente che le circonda! 
Tra queste la cultura aborigena australiana è un grande insegnamento di civiltà. 
Questo appuntamento unico nel suo genere ci porterà in una delle principali prassi aborigene, guidata da Marco Ferrante, che ha partecipato ad un’esperienza di tre mesi in Australia assieme agli aborigeni.

La serata si dividerà in due parti: la prima sarà un’introduzione allo sciamanesimo aborigeno e al “potere” del didgeridoo e del suono, seguita dalla meditazione con il didjeridoo assieme al massaggio sonoro. 
Il massaggio sonoro effettuato con il didjeridoo, rientra nelle pratiche della musicoterapia e avviene con la bocca dello strumento indirizzata direttamente sul corpo di chi riceve il trattamento. I diversi livelli di percezione coinvolgono corpo e mente: il corpo avverte il calore dell’aria, l’odore del legno, la vibrazione che lo accarezza in modo sottile; i muscoli e gli organi interni, in generale tendono a rilassarsi, ricercando il loro naturale equilibrio. La mente si acquieta, la ripetitività del ritmo portato avanti per decine di minuti favorisce una sorta di “vuoto mentale” che aiuta nella pratica della meditazione. Il massaggio sonoro è consigliabile a uomini e donne di qualunque età, a persone diversamente abili, bambini e donne in stato d’attesa.

Il Didjeridoo è una parola di origine onomatopeica per designare un antico strumento a fiato degli australiani aborigeni. Può essere in legno di eucalipto o in bambù. Questo strumento in Australia viene indicato con almeno cinquanta nomi diversi, a seconda delle etnie che popolano il paese come yidaki e mago, rispettivamente della Terra di Arnhem nordorientale e occidentale, djalupu, djubini, ganbag, gamalag, maluk, yirago, yiraki. Non esistono fonti affidabili che ne certifichino con esattezza l’età, ma è ipotizzabile i primordi siano databili tra i duemila ed i quindicimila anni fa.

Gli aborigeni lo utilizzano non solo come strumento a fiato, nel quale soffiano e al tempo stesso pronunciano parole, suoni, ma anche come strumento di percussione, se colpito con dei bastoncini in legno o con un boomerang.

Viene suonato con la tecnica della respirazione circolare. Il suono emesso è assolutamente penetrante, ipnotico; attraverso la respirazione circolare, si crea un’onda sonora “scalare” che ha un effetto di pulizia del nostro corpo energetico che circonda ciascuno di noi.

MARCO FERRANTE

Marco Ferrante è nato a Chieti nel 1978. Cresciuto immerso nella campagna abruzzese, ha nutrito, sin da piccolo, una sensibile connessione con la natura. Il fortissimo interesse a capirne le dinamiche, culminò con l’eccezionale esperienza vissuta affianco ad uno sciamano aborigeno della nazione di Bundjalung Country, la punta più a est dell’Australia. Marco giunse nella “Terra del Sogno” subito dopo il conseguimento della laurea in ingegneria gestionale, percorso affiancato da un profondo studio delle discipline orientali, in particolar modo del Reiki, diventando Reiki-master nel 2006. Questi due approcci lo guidarono verso una profonda comprensione dei 3 mesi vissuti al fianco dello sciamano.

Incontri eccezionali, insegnamenti sciamanici e rilevazioni condivise si integrarono con le esperienze e gli studi precedenti. Tale sincretismo gli ha permesso di comprendere e di vivere pienamente le importanti nozioni e le “sane abitudini” ormai perdute nella nostra cultura. Alla fine del suo percorso, lo sciamano, salutandolo, gli disse: “When you can, share” (Quando puoi, condividi), lasciandogli così un compito ed una responsabilità che con profondo rispetto Marco porta avanti, regalandoci un sogno di speranza per un futuro migliore.