Rieducazione posturale, Metodo Mezieres, Riabilitazione Neuromotoria, Fisioterapia

Dèsirèe Copello
(Terapista della riabilitazione)

Tutti i migliori specialisti del settore ortopedico e riabilitativo sono giunti alla conclusione che le cause delle principali patologie muscolo-scheletriche in generale e quelle della colonna in particolare derivano dall’ uso scorretto del corpo e della respirazione, dalla inconsapevolezza delle nostre posture e quindi dal superficiale rapporto che viviamo con il nostro corpo. Inoltre lo stile di vita attuale, purtroppo, impone di passare parte della nostra giornata seduti e in posizioni che sollecitano negativamente le nostre strutture osteo-muscolari, danneggiandole. A queste cattive abitudini sono quindi spesso collegati tutti quei frequenti dolori a carico della colonna (cervicalgie, lombosciatalgie) o degli arti (borsiti, tendiniti, dolori artrosici ecc.).
Del resto per avere una buona postura e un corretto controllo del corpo è necessario possedere un buon equilibrio muscolo-scheletrico unito ad una ottima percezione e conoscenza del proprio corpo e una rieducazione della respirazione. Una volta acquisite queste importanti qualità sarà necessario insegnare all’apparato muscolo-scheletrico a muoversi e posizionarsi consolidando un nuovo e vivo rapporto con il nostro corpo.
A tal proposito offriamo un metodo di ginnastica che aiuti la presa di coscienza del proprio corpo in generale migliorando la percezione della colonna vertebrale, degli arti superiori e inferiori e le posizioni che queste parti del corpo assumono nello spazio. La qualità del movimento è l’obiettivo principe. Un programma di esercizi in grado di scoprire le zone del corpo rigide e dolorose e di verificare se l’immagine che abbiamo del nostro corpo è reale o distorta. Una ginnastica quindi che porti ad acquisire la capacità di controllo del corpo, a migliorare la postura e l’utilizzo dello stesso. Ovviamente proprio per le precisazioni fatte sopra alcune persone potrebbero avere problematiche specifiche e difficoltà a rispettare il programma di esercizi e aver bisogno quindi di un intervento terapeutico o di riabilitazione motoria personalizzato che agisca sulle specifiche difficoltà e sulle personali esigenze.

I principali obbiettivi che ci prefiggiamo durante la Ginnastica Posturale:

Migliorare la percezione del corpo
Se desideriamo modificare l’uso del nostro corpo è necessario che impariamo a percepirlo, ad avvertire le nostre tensioni, gli appoggi dei piedi sul terreno, la posizione delle singole parti del corpo. La capacità di percepire non è di facile acquisizione e purtroppo è una di quelle qualità di cui si è più deficitari e difficile da migliore. Per affinare la sensibilità corporea bisogna riuscire a rilassarsi con facilità e cominciare ad assegnare al nostro corpo compiti di percezioni semplici in condizioni di estremo rilassamento. Così facendo la nostra sensibilità corporea migliorerà gradatamente e si potranno quindi assegnare compiti di percezione anche in condizioni più complesse. Acquisendo la consapevolezza delle proprie posture e una buona capacità percettiva è possibile rendersi conto di come si usa il corpo. Come si sta seduti, in piedi, come scendiamo dall’automobile, come saliamo le scale, come camminiamo, in che posizione stiamo quando ci laviamo i denti ecc. Prima di iniziare a modificare gli eventuali atteggiamenti posturali scorretti è necessario imparare ad osservare il nostro corpo, i movimenti che solitamente facciamo, le posture che comunemente adottiamo.

Migliorare la mobilità articolare e l’elasticità muscolare
Per avere un buon controllo posturale è necessario conservare una buona mobilità articolare di tutte le articolazioni. Non dimentichiamo inoltre che la rigidità di alcuni muscoli degli arti superiori o di quelli inferiori impedisce spesso di assumere posizioni corrette ed economiche durante l’esecuzione di alcuni movimenti.

Migliorare l’azione dei muscoli posturali
Compito fondamentale della ginnastica posturale è quello di insegnare ad usare i muscoli che determinano le posizioni corrette delle singole parti del corpo e che permettono il giusto allineamento e il mantenimento delle curve rachidee. Abbiamo visto che nel nostro corpo ci sono muscoli che hanno il compito prevalente di garantire la verticalità in opposizione alla forza di gravità. Sono i muscoli profondi del rachide, dell’addome, del bacino, alcuni muscoli degli arti inferiori ecc. Per assolvere al loro compito questi muscoli dovranno sviluppare forza ma soprattutto resistenza ed elasticità. Queste caratteristiche dovranno crescere contemporaneamente alla capacità da parte del soggetto di usare, correttamente e al momento giusto, tali strutture muscolari. Ricordiamo che alla base di molte problematiche posturali ci sono difficoltà ad attivare i muscoli posturali al momento giusto. Gli esercizi posturali sono ideati proprio per permettere di acquisire queste fondamentali capacità.

Migliorare l’abilità posturale
L’apprendimento del corretto controllo della muscolatura posturale dovrà essere allenato al fine di trasferirlo nelle situazioni posturali più complesse. Non dimentichiamo che uno dei principali obiettivi della ginnastica posturale è quello di sviluppare, nel soggetto che la pratica, la capacità di saper assumere e controllare la postura del corpo nelle azioni motorie quotidiane.

La Ginnastica Posturale è efficace per:

Mal di schiena comune
Derivante da posizioni viziate assunte durante le quotidiane attività, di lavoro o di studio e di cui soffre il 10 % della popolazione.
Artrite reumatoide
L’Artrite reumatoide è una malattia infiammatoria cronica del tessuto connettivo che causa dolore, gonfiore, aumento della temperatura e degenerazione delle articolazioni. Il tessuto articolare che viene maggiormente colpito da questa affezione è la membrana sinoviale. Le conseguenze più comuni sono le deformità dell’articolazione interessata dalla patologia.
Cervicalgia
Dolore al tratto cervicale della colonna accompagnato spesso da rigidità muscolari, limitazione del movimento e da cefalee.
Cervicobrachialgia
Dolore cervicale che si irradia all’arto superiore conseguente all’irritazione o compressione di una radice nervosa o di un nervo del plesso brachiale.
Discopatia
Con il termine Discopatia si vuole indicare una generica degenerazione del disco intervertebrale. Le strutture che compongono il disco, anello fibroso e nucleo polposo, che hanno il compito di ammortizzare i carichi e le pressioni, degenerano e i tessuti che li compongono perdendo parte delle loro caratteristiche funzionali, compromettendo sensibilmente la loro capacità ammortizzatrice.
Dorsalgia
La Dorsalgia è un dolore in corrispondenza della zona dorsale della colonna. Alle volte l’algia si può irradiare lungo le arcate costali o in corrispondenza della zona scapolare.
Dorso curvo
Dorso curvo: quando la curva del tratto dorsale del rachide risulta essere molto accentuata. Può essere definita anche ipercifosi dorsale.
Dorso piatto
Dorso piatto: quando la normale curva dorsale del rachide è diminuita sensibilmente oppure annullata. Nella figura sottostante è illustrata una colonna con tutte e tre le curve rachidee rettilineizzate.
Ernia discale
Con il termine Ernia discale si vuole definire una particolare condizione del disco intervertebrale dove le fibre dell’anello fibroso si sono fessurate e la sostanza gelatinosa del nucleo polposo, non più contenuta dalle fibre suddette, protrude andando a premere sul legamento longitudinale posteriore. Spesso l’erniazione del nucleo può portare alla compressione della radice nervosa. Tale contatto può provocare, a carico della radice nervosa, irritazione e infiammazione oltre che la succitata compressione. I sintomi associati a tale patologia consistono in disturbi di vario genere lungo la radice nervosa interessata dalla irritazione meccanica (sciatalgia , cruralgia, ecc.) ma anche dolori lombari subacuti con rigidità lombare. A seconda della loro localizzazione si riconoscono ernie postero-laterali ed ernie mediane. Le ernie discali si presentano più frequentemente a livello lombare e soprattutto tra i dischi che si trovano tra la 4° e la 5° vertebra lombare e tra la 5° lombare e la 1° sacrale. Con meno frequenza compaiono ad altri livelli del tratto lombare o in corrispondenza del tratto cervicale. Rarissima a livello dorsale.
Iperlordosi lombare
L’Iperlordosi lombare si verifica quando l ‘ampiezza della curva lombare è superiore alla sua normale fisiologia.
Lombalgia
La Lombalgia è un dolore localizzato nella parte bassa della schiena. È un termine molto generico non collegabile a nessuna causa in particolare e che necessita, ogni qual volta si presenta, una attenta individuazione dei fattori causali prevalenti per poter effettuare una terapia idonea. Può comparire lentamente oppure in modo acuto a seguito di uno sforzo o un movimento anche banale. In quest’ultimo caso viene chiamato anche “colpo della strega”.
Lombo-sciatalgia
La Lombo-sciatalgia è un dolore lombare associato ad algia lungo il decorso del nervo sciatico. Il nervo sciatico è un nervo che decorre nella parte posteriore della coscia fino ad arrivare al piede. Spesso si possono associare disturbi sensitivi o perdita di forza muscolare sempre a carico dell’arto inferiore.
Lombo-cruralgia
La Lombo-cruralgia è il dolore lombare che si accompagna a fenomeni algici lungo il decorso nel nervo crurale dell’arto inferiore. La zona interessata dal fenomeno è quindi la faccia anteriore della coscia.
Osteocondrosi vertebrale
L’Osteocondrosi vertebrale viene chiamata anche malattia di Scheuerman o cifosi giovanile. Colpisce prevalentemente gli adolescenti e consiste in un difetto di ossificazione delle vertebre del tratto dorsale della colonna. Alle volte tale disturbo è in grado di modificare sensibilmente la forma dei corpi vertebrali colpiti dalla sindrome, causando una notevole accentuazione della cifosi dorsale.
Osteoartrosi
L’Osteoartrosi è caratterizzata dalla degenerazione e atrofia della cartilagine articolare. Alle volte si possono formare protuberanze osse ai bordi delle articolazioni, le membrane sinoviali si ispessiscono e i legamenti si irrigidiscono. I sintomi comprendono rigidità, dolore al movimento e limitazione dell’escursione articolare. Nella colonna vertebrale oltre che a carico delle articolazioni vertebrali si riconoscono processi di usura a livello delle superfici dei corpi vertebrali che vengono denominati spondilosi. Le superfici dei corpi alle volte perdono il loro regolare profilo favorendo la comparsa di becchi ossei chiamati osteofiti.
Osteoporosi
L’Osteoporosi è una condizione particolare dell’osso scheletrico che perde parte della sua matrice calcificata, minerali e fibre collagene. Tale perdita causa una riduzione della massa totale dell’osso. Essa rappresenta la più comune alterazione scheletrica ed è seconda solo all’artrite come causa di alterazione dell’apparato muscolo-scheletrico nell’età avanzata. Per diagnosticare l’osteoporosi è necessario che la massa ossea scende al di sotto dei valori normali per taglia corporea, età, sesso e razza. Le forme più comuni di osteoporosi sono: osteoporosi postmenopausale ( caratteristica situazione che si sviluppa nelle donne in periodo postmenopausale e legato a numerosi fattori, il più importante dei quali è caratterizzato dalla carenza di estrogeni); osteoporosi senile ( condizione che si presenta abbastanza frequentemente nei soggetti anziani). Nell’osteoporosi le ossa diventano porose, friabili e fragili fratturandosi facilmente sotto sforzo. Il risultato è una condizione patologica che si può risolvere in un’aumentata possibilità di fratture spontanee e curvature patologiche della colonna.
Protusione discale
La Protusione discale è una condizione del disco intervertebrale in cui le fibre situate negli strati profondi dell’anello fibroso, struttura che ha il compito di contenere il nucleo polposo, degenerano e si fessurano. Queste lesioni discali possono dar luogo ad una situazione per cui alcuni frammenti del nucleo sfuggono verso la parte posteriore, causando una sporgenza che deriva dalla spinta sulle fibre superficiali e ancora integre del disco. La distensione delle fibre superficiali del disco e la pressione sul legamento longitudinale posteriore può dar luogo spesso a dolore lombare con sintomatologia che si può irradiare anche agli arti inferiori.
Scoliosi
La Scoliosi è una deviazione permanente, laterale e rotatoria del rachide cui conseguono alterazioni estetiche e funzionali. E’ un dismorfismo non reversibile
L’atteggiamento scoliotico
L’atteggiamento scoliotico è una flessione laterale della colonna non accompagnata da alterazioni strutturali importanti. E’ un paramorfismo reversibile.
Sindrome cervicale di barrè-lieou
La Sindrome cervicale di barrè-lieou è un dolore cervicale accompagnato da cefalee, disturbi dell’equilibrio, turbe acustiche con ronzii o altro, alterazioni della sudorazione che si alternano a stati di congestione facciale.
Spondilite anchilosante
La Spondilite anchilosante è una malattia degenerativa che colpisce le articolazioni vertebraIi e quelle sacro iliache. Oltre al dolore provoca rigidità e limitazione dei normali movimenti della colonna.
Spondilolisi
La Spondilolisi è una malattia strutturale della vertebra. E’ un indebolimento o una rottura delle lamine, cioè della base che sorregge i processi spinosi.
Spondilolistesi
Spondilolistesi: a causa della spondilolisi a carico della vertebra essa scivola in avanti rispetto alla vertebra sottostante. Quasi sempre tale scivolamento avviene tra la quinta vertebra lombare e la prima sacrale.
Stenosi spinale
La Stenosi spinale è una condizione particolare del canale spinale che si presenta ristretto. Tale situazione può provocare infiammazioni a carico dei nervi ed essere associata a una sintomatologia dolorosa nella zona glutea e in quella posteriore degli arti inferiori.