Melanconia e Depressione e Vitamine B3, B6

Perché alcuni di noi che decidono di diminuire l’assunzione di cereali nella propria alimentazione dopo aver compreso i benefici che se ne traggono per la propria vitalità e la salute organica e biochimica del corpo, non ci riescono se non per breve tempo e addirittura soffrono di vere e proprie crisi di astinenza?

Molti concorderanno che un “bel piatto di pasta” fumante, la pizza o i dolci nella vetrina del pasticcere ci lasciano paghi e soddisfatti, riempiono anche quei vuoti non solo nello stomaco ma anche nelle emozioni, seguiti però poi da una vera e propria crisi di astinenza di solito dopo un giorno o due; o quando la mente lancia un arpione su una bella immagine del tipo “dove c’è pasta c’è casa”.

 I cereali contengono, oltre all’amido, difficile da digerire, le vitamine B3, B6, C che sono necessarie per trasformare il triptofano, un aminoacido essenziale, in serotonina, chiamata la “MOLECOLA DELLA FELICITÀ”, capace fra l’altro di regolare l’adattamento all’ambiente esterno.

 Il triptofano lo troviamo in quantità anche in tutta la frutta e la verdura e in maggior misura in: indivia, asparagi, spinaci, biete, cavolfiori, lattuga, pomodori, peperoni, radicchio, melanzane, avocado, ananas, banane, kiwi, prugne, noci, agrumi.

Quindi, mentre il problema dell’approvvigionamento di triptofano non sussiste nell’alimentazione, è più complesso l’approvvigionamento delle vitamine in questione moderando sensibilmente l’assunzione dei cereali integrali. In generale se sono carenti le vitamine B3, B6, C, la trasformazione del triptofano in serotonina non avviene e un livello basso di serotonina induce uno stato d’animo MELANCONICO E DEPRESSO.

Spesso le condizioni di disagio emotivo e molti degli stati depressivi non sono di origine psicologica o disfunzionale ma effetto collaterale di un’alimentazione carente di vitamine. Per questo motivo chi si trova giù di tono tende a mangiare dolci, pizza o pasta, per procurarsi i reagenti (B3, B6, C) che trasformeranno il triptofano in serotonina e li farà sentire meglio, più sereni.

Queste tre vitamine sono contenute anche in alcuni vegetali non amidacei. La B3, o acido nicotinico o niacina, si trova nei pomodori nelle carote e nelle noci e nei germogli freschi, la B6 o piridossina, nelle carote e nelle nocciole, germogli freschi e legumi, la C nella frutta e verdura fresca come agrumi, kiwi, peperoni, broccoli.
Mentre però per la C ovviamente non ci sono problemi nell’approvvigionamento, per la B3 e la B6 è già più difficile perché gli alimenti vegetali, escludendo i cereali integrali ne contengono in poca quantità.

Per questo motivo è necessario aumentare il consumo di legumi, semi oleosi, pomodori, carote e frutta a guscio, in questo modo la conversione del triptofano in serotonina permetterà di liberarsi dalla brama di pane, pasta, dolci e pizza.

Non è vero che la saggezza del corpo spinge a consumare i cereali, come alcuni sostengono, in realtà il corpo cerca di procurarsi le vitamine necessarie per convertire il triptofano in serotonina e conseguire il benessere psico/emozionale che ne deriva.

Ovviamente le riviste, anche del settore dell’alimentazione biologica, che fra i loro inserzionisti hanno aziende di prodotti cerealicoli non supporteranno questo punto di vista, come pure chi ha incondizionatamente accettato che il consumo di cereali quotidiano sia essenziale per il benessere dell’uomo senza aver mai verificato su se stesso se sia vero o no.

Tratto da Luciano Gianazza: http://www.arnoldehret.it/il-mito-dei-cereali

 

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